mercoledì 16 gennaio 2013

Intervista con Alessandro per Eko Toskania

Qui sotto propongo un'intervista rilasciata da Alessandro a gennaio 2011.

Eko Toskania: Sei il fondatore del gruppo G.A.S a modo Bio. Per ora in Polonia non esistono questi gruppi. Potresti spiegare in poche parole come funzionano, cosa fanno?

Alessandro: Il Gas (Gruppo di Acquisto Solidale) è un gruppo di persone che hanno deciso di fare la spesa in un modo diverso.Molti "consumatori" , abituati alla convenienza del supermercato o alla comodità del negozio sotto casa hanno finalmente capito che i loro acquisti possono avere una profonda influenza su tutta la società.
Facciamo sempre piu fatica a trovare alimenti non adulterati e a conoscere il percorso che fanno le merci che comperiamo, in poche parole tutto quello che acquistiamo dalla grande distribuzione sfugge al nostro controllo e siamo sempre piu nelle mani di qualcuno a cui interessano solo i nostri soldi e che crea bisogni che nessuno di noi sentiva prima ad esempio creando reti commerciali complesse che allontanano sempre di più il produttore dal consumatore.
Attraverso i GAS possiamo saltare i vari livelli di intermediazione e trasporto a cui è sottoposto tutto ciò che comperiamo e in questo modo si vengono ad abbattere i costi perciò che non acquistiamo (ad esempio gli imballaggi) ma che ci ritroviamo lo stesso a dover pagare.
Attraverso i GAS si recupera anche quell'economia locale che spesso le grandi distribuzioni drenano all'estero perche amministrate spesso al di fuori del territorio nazionale, quando va bene o in isole fiscali nelle peggiori delle ipotesi.Questo e un aspetto a cui non prestiamo abbastanza attenzione ma ogni scontrino emesso in un centro commerciale porta molto spesso la nostra economia al di fuori del nostro territorio.Questi colossi della distribuzione NON reinvestiranno i loro introiti nel terriorio dove vivo.
I GAS comunque non sono solo gruppi di persone che si limitano a fare degli acquisti per risparmiare qualche soldo.Fare la spesa può essere un azione forte,decisiva,che modifica ed incide in alcune scelte e che può influenzare il mercato.

Ci possiamo rivolgere a persone che producono con criteri diversi a quelli che soddisfano la grande distribuzione, agricoltori biologici , piccoli produttori ,agricoltori che coltivano vecchie varietà, quelli che di solito non raggiungono i negozi perchè le grandi distribuzioni hanno bisogno di grandi numeri spesso a discapito della qualità.
Oltre al fatto che possiamo visitare direttamente gli agricoltori e parlare con loro fare le nostre osservazioni e domande e capire realmente quali sono i problemi che incontrano, affrontarli e cercare di risolverli insieme.
La "S" solidarietà non e solo nei confronti di piccole aziende che non ce la fanno a lavorare con le grandi distribuzioni ma è soprattutto solidarietà rispetto alle scelte che quel produttore ha deciso di portare avanti , ad esempio coltivare seguendo il metodo dell'agricoltura Biologica o meglio ancora Biodinamica o ad esempio lavorare nel rispetto delle leggi sia da un punto di vista fiscale che nei confronti dei suoi collaboratori.
La Solidarietà e anche all'interno del gruppo solidale stesso, in un gruppo di acquisto non ci sono commercianti e clienti tutti i membri del gruppo si occupano (teoricamente a rotazione) di tutto quello che può servire a gestire gli acquisti , i conti della spesa, la valutazione della correttezza dei prezzi , l'organizzazione della spedizione delle merci e la distribuzione all'interno del gruppo ed anche le eventuali critiche.

Eko Toskania: La maggior parte della comunicazione avviene tramite internet. Praticamente si puo farlo senza uscire di casa?

Alessandro: Si la gestione del gruppo puo essere fatta anche in modo del tutto virtuale,almeno fino al momento della consegna, ma questo richiede comunque molto tempo, infatti il grosso del lavoro consiste proprio nell'aspetto organizzativo dell'acquisto ,valutazioni ,telefonate e accordi per la gestione e la tempistica della consegna con il fornitore , apertura e raccolta dell'ordine nei confronti dei gasisti (appartenenti al gruppo gas) inoltro dell'ordine e consegna , che fortunatamente nel nostro caso avviene spesso in occasione di mercati Biologici che siamo riusciti ad organizzare con i fornitori stessi, raggiungendo cosi' l'opportunita di mettere in contatto diretto il consumatore con il fornitore.

Eko Toskania: Sei uno dei fondatori del mercatino biologico agli Olmi? I vostri produttori sono delle grosse aziende oppure piccole ditte condotte dalle famiglie?

Alessandro: Gli espositori del mercato biologico "Riprendiamoci La Natura" (http://www.youtube.com/watch?v=V3kMM5hQktM) sono prevalentemente locali e piccole realtà come è nella natura dei gruppi di acquisto, la caratteristica richiesta e quella di essere certificati Biologici o in conversione all'agricoltura biologica.
Esistono comunque anche fornitori piuttosto grandi ma che riescono lavorare e preferiscono farlo proprio direttamente con i GAS proprio per recuperare quel tessuto sociale che la grande distribuzione ha lentamente ed inesorabilmente sgretolato.
 

Eko Toskania: C'è tanto interesse verso il biologico? Ho visto in internet che in Italia nel 2011 l'acquisto del biologico è aumentato del 10%. Tu noti qualche differenza?
Alessandro: Piu che di interesse nel seguire una moda ho notato che molti passano al biologico per una vera necessità,molte persone che conosco personalmente hanno risolto i propri problemi di salute anche importanti ad esempio di sensibilità chimico multipla (MCS) grazie all'agricoltura biologica che poi e la agricoltura naturale per l'uomo.Vorrei ricordare che l'uso della chimica in agricoltura è una pratica che risale a poche decine di anni fa (60-70 anni), prima di allora si e sempre coltivato in maniera biologica.Inoltre l'agricoltura cosiddetta intensiva ma forse sarebbe il caso chiamarla chimica visto che prevede l'uso di pesticidi chimici di sintesi ,ha provocato una serie infinita di danni che noi e i nostri figli siamo ormai costretti a pagare, l'unico modo per farcela e passare drasticamente al biologico  e mi auguro che questa tendenza crescerà ancora molto in futuro.

Negli appuntamenti del mercato biologico "Riprendiamoci La Natura" spesso organizziamo anche conferenze a tema, alcune di queste trattano proprio l'argomento biologico in maniera approfondita molto meglio di quanto potrei fare io in poche righe , invito tutti i lettori di questo nuovo blog a prendersi un po di tempo libero per guardare questi due video:




Eko Toskania: Chi sono gli acquirienti bio? Più i giovani, le famiglie giovani o le persone di media età oppure gli anziani?

Alessandro: Con molto piacere vedo la partecipazione sempre più massiccia di coppie giovani e con bambini piccoli , quindi la tipologia di persone che frequenta i nostri mercatini sono prevalentemente  soggetti che prestano attenzione , spero dopo essersi informati ,a ciò che mettono le piatto dei proprio figli , mi auguro che sia cosi grazie anche alle informazioni che riusciamo a divulgare attraverso le mailing list dei gruppi GAS che hanno organizzato questo evento.
Purtroppo viviamo in un territorio (quello della provincia di Pistoia) dove l'attività del vivaismo e molto importante e porta con se un uso indiscriminato di prodotti chimici di sintesi a mio avviso non abbastanza regolamentato dalle leggi in vigore, e questo fenomeno porta con se una serie di conseguenze che possono essere risolte almeno in parte con un alimentazione biologica.


Eko Toskania: In Polonia quando si parla del biologico, si sente spesso la risposta: io non ci credo. Cosa potresti rispondere ad una persona che dice queste parole.


Alessandro: Il consiglio che mi sento di dare e quello di visitare il piu possibile le aziende dalle quali si intende fare acquisti , parlare direttamente con i fornitori , imparare da loro le difficoltà, le problematiche che incontrano conoscere la stagionalità dei prodotti , si imparano davvero un sacco di cose e quando verifichi personalmente , questo vale piu di ogni certificazione.
Invito inoltre queste persone ad informarsi, di documentazione se ne trova molta anche attraverso alla rete fortunatamente , qui non si tratta di credere o meno in una fede, qui si mette in gioco la propria salute e la salute dei proprio figli.
Posso comprendere un certo scetticismo nei confronti di enti certificatori che spesso si occupano solo di questioni burocratiche ma ad esempio , so che puo sembrare banale ma a volte  è importante anche verificare le quantità dei prodotti certificati biologici o non ogm che acquista un azienda agricola attraverso le sue fatture per essere certi che se quelle quantità le ha acquistate deve anche averle utilizzate.
Comunque laddove si renda difficile la visita in azienda non resta che fidarci degli enti di certificazione , io personalmente cerco di acquistare prodotti certificati  quando non posso visitare l'azienda direttamente, penso alle banane che provengono dall'altra parte del mondo o dai datteri o avocados o altri prodotti lontani da questa terra , la questione diventa delicata e meriterebbe un approfondimento ma volendo trovare alternative alla grande distribuzione almeno cerco di trovarle certificate.

Eko Toskania: Oggi è il tuo compleanno. Cosa vorresti auguarti.

Alessandro: Mi auguro che tutti un poco alla volta cominciassimo a prendere coscienza di cosa sta succedendo vorrei che cominciassimo ad informarci tutti diffidando di quello che vogliono farci credere i soliti pochi potenti.
Abbiamo in mano un potere enorme ma dobbiamo avere il coraggio di sfruttarlo.


Eko Toskania: Grazie dell'intervista.

Alessandro: Grazie.