Eko Toskania: Sei il fondatore del gruppo G.A.S a modo Bio. Per ora in Polonia non esistono questi gruppi. Potresti spiegare in poche parole come funzionano, cosa fanno?
Alessandro: Il Gas (Gruppo di Acquisto Solidale) è un gruppo di persone che hanno
deciso di fare la spesa in un modo diverso.Molti "consumatori" ,
abituati alla convenienza del supermercato o alla comodità del negozio
sotto casa hanno finalmente capito che i loro acquisti possono avere
una profonda influenza su tutta la società.
Facciamo
sempre piu fatica a trovare alimenti non adulterati e a conoscere il
percorso che fanno le merci che comperiamo, in poche parole tutto
quello che acquistiamo dalla grande distribuzione sfugge al nostro
controllo e siamo sempre piu nelle mani di qualcuno a cui interessano
solo i nostri soldi e che crea bisogni che nessuno di noi sentiva prima
ad esempio creando reti commerciali complesse che allontanano sempre
di più il produttore dal consumatore.
Attraverso i GAS
possiamo saltare i vari livelli di intermediazione e trasporto a cui è
sottoposto tutto ciò che comperiamo e in questo modo si vengono ad
abbattere i costi perciò che non acquistiamo (ad esempio gli
imballaggi) ma che ci ritroviamo lo stesso a dover pagare.
Attraverso
i GAS si recupera anche quell'economia locale che spesso le grandi
distribuzioni drenano all'estero perche amministrate spesso al di fuori
del territorio nazionale, quando va bene o in isole fiscali nelle
peggiori delle ipotesi.Questo e un aspetto a cui non prestiamo
abbastanza attenzione ma ogni scontrino emesso in un centro commerciale
porta molto spesso la nostra economia al di fuori del nostro
territorio.Questi colossi della distribuzione NON reinvestiranno i loro
introiti nel terriorio dove vivo.
I GAS comunque non
sono solo gruppi di persone che si limitano a fare degli acquisti per
risparmiare qualche soldo.Fare la spesa può essere un azione
forte,decisiva,che modifica ed incide in alcune scelte e che può
influenzare il mercato.
Ci
possiamo rivolgere a persone che producono con criteri diversi a quelli
che soddisfano la grande distribuzione, agricoltori biologici ,
piccoli produttori ,agricoltori che coltivano vecchie varietà, quelli
che di solito non raggiungono i negozi perchè le grandi distribuzioni
hanno bisogno di grandi numeri spesso a discapito della qualità.
Oltre
al fatto che possiamo visitare direttamente gli agricoltori e parlare
con loro fare le nostre osservazioni e domande e capire realmente quali
sono i problemi che incontrano, affrontarli e cercare di risolverli
insieme.
La "S" solidarietà non e solo nei confronti di
piccole aziende che non ce la fanno a lavorare con le grandi
distribuzioni ma è soprattutto solidarietà rispetto alle scelte che
quel produttore ha deciso di portare avanti , ad esempio coltivare
seguendo il metodo dell'agricoltura Biologica o meglio ancora
Biodinamica o ad esempio lavorare nel rispetto delle leggi sia da un
punto di vista fiscale che nei confronti dei suoi collaboratori.
La
Solidarietà e anche all'interno del gruppo solidale stesso, in un
gruppo di acquisto non ci sono commercianti e clienti tutti i membri
del gruppo si occupano (teoricamente a rotazione) di tutto quello che
può servire a gestire gli acquisti , i conti della spesa, la valutazione
della correttezza dei prezzi , l'organizzazione della spedizione delle
merci e la distribuzione all'interno del gruppo ed anche le eventuali
critiche.
Eko Toskania: La maggior parte della comunicazione avviene tramite internet. Praticamente si puo farlo senza uscire di casa?
Alessandro:
Si la gestione del gruppo puo essere fatta anche in modo del tutto
virtuale,almeno fino al momento della consegna, ma questo richiede
comunque molto tempo, infatti il grosso del lavoro consiste proprio
nell'aspetto organizzativo dell'acquisto ,valutazioni ,telefonate e
accordi per la gestione e la tempistica della consegna con il fornitore ,
apertura e raccolta dell'ordine nei confronti dei gasisti
(appartenenti al gruppo gas) inoltro dell'ordine e consegna , che
fortunatamente nel nostro caso avviene spesso in occasione di mercati
Biologici che siamo riusciti ad organizzare con i fornitori stessi,
raggiungendo cosi' l'opportunita di mettere in contatto diretto il
consumatore con il fornitore.
Eko Toskania:
Sei uno dei fondatori del mercatino biologico agli Olmi? I vostri
produttori sono delle grosse aziende oppure piccole ditte condotte dalle
famiglie?
Alessandro: Gli espositori del mercato biologico "Riprendiamoci La Natura" (http://www.youtube.com/watch?v=V3kMM5hQktM)
sono prevalentemente locali e piccole realtà come è nella natura dei
gruppi di acquisto, la caratteristica richiesta e quella di essere
certificati Biologici o in conversione all'agricoltura biologica.
Esistono
comunque anche fornitori piuttosto grandi ma che riescono lavorare e
preferiscono farlo proprio direttamente con i GAS proprio per
recuperare quel tessuto sociale che la grande distribuzione ha
lentamente ed inesorabilmente sgretolato.
Eko Toskania:
C'è tanto interesse verso il biologico? Ho visto in internet che in
Italia nel 2011 l'acquisto del biologico è aumentato del 10%. Tu noti
qualche differenza?
Alessandro: Piu
che di interesse nel seguire una moda ho notato che molti passano al
biologico per una vera necessità,molte persone che conosco
personalmente hanno risolto i propri problemi di salute anche
importanti ad esempio di sensibilità chimico multipla (MCS) grazie
all'agricoltura biologica che poi e la agricoltura naturale per
l'uomo.Vorrei ricordare che l'uso della chimica in agricoltura è una
pratica che risale a poche decine di anni fa (60-70 anni), prima di
allora si e sempre coltivato in maniera biologica.Inoltre l'agricoltura
cosiddetta intensiva ma forse sarebbe il caso chiamarla chimica visto
che prevede l'uso di pesticidi chimici di sintesi ,ha provocato una
serie infinita di danni che noi e i nostri figli siamo ormai costretti a
pagare, l'unico modo per farcela e passare drasticamente al biologico
e mi auguro che questa tendenza crescerà ancora molto in futuro.
Negli
appuntamenti del mercato biologico "Riprendiamoci La Natura" spesso
organizziamo anche conferenze a tema, alcune di queste trattano proprio
l'argomento biologico in maniera approfondita molto meglio di quanto
potrei fare io in poche righe , invito tutti i lettori di questo nuovo
blog a prendersi un po di tempo libero per guardare questi due video:
Eko Toskania: Chi sono gli acquirienti bio? Più i giovani, le famiglie giovani o le persone di media età oppure gli anziani?
Alessandro:
Con molto piacere vedo la partecipazione sempre più massiccia di
coppie giovani e con bambini piccoli , quindi la tipologia di persone
che frequenta i nostri mercatini sono prevalentemente soggetti che
prestano attenzione , spero dopo essersi informati ,a ciò che mettono
le piatto dei proprio figli , mi auguro che sia cosi grazie anche alle
informazioni che riusciamo a divulgare attraverso le mailing list dei
gruppi GAS che hanno organizzato questo evento.
Purtroppo
viviamo in un territorio (quello della provincia di Pistoia) dove
l'attività del vivaismo e molto importante e porta con se un uso
indiscriminato di prodotti chimici di sintesi a mio avviso non
abbastanza regolamentato dalle leggi in vigore, e questo fenomeno porta
con se una serie di conseguenze che possono essere risolte almeno in
parte con un alimentazione biologica.
Eko Toskania: In Polonia quando si parla del biologico, si sente spesso la risposta: io non ci credo. Cosa potresti rispondere ad una persona che dice queste parole.
Alessandro:
Il consiglio che mi sento di dare e quello di visitare il piu
possibile le aziende dalle quali si intende fare acquisti , parlare
direttamente con i fornitori , imparare da loro le difficoltà, le
problematiche che incontrano conoscere la stagionalità dei prodotti ,
si imparano davvero un sacco di cose e quando verifichi personalmente ,
questo vale piu di ogni certificazione.
Invito
inoltre queste persone ad informarsi, di documentazione se ne trova
molta anche attraverso alla rete fortunatamente , qui non si tratta di
credere o meno in una fede, qui si mette in gioco la propria salute e
la salute dei proprio figli.
Posso comprendere un certo
scetticismo nei confronti di enti certificatori che spesso si occupano
solo di questioni burocratiche ma ad esempio , so che puo sembrare
banale ma a volte è importante anche verificare le quantità dei
prodotti certificati biologici o non ogm che acquista un azienda
agricola attraverso le sue fatture per essere certi che se quelle
quantità le ha acquistate deve anche averle utilizzate.
Comunque
laddove si renda difficile la visita in azienda non resta che fidarci
degli enti di certificazione , io personalmente cerco di acquistare
prodotti certificati quando non posso visitare l'azienda direttamente,
penso alle banane che provengono dall'altra parte del mondo o dai
datteri o avocados o altri prodotti lontani da questa terra , la
questione diventa delicata e meriterebbe un approfondimento ma volendo
trovare alternative alla grande distribuzione almeno cerco di trovarle
certificate.
Eko Toskania: Oggi è il tuo compleanno. Cosa vorresti auguarti.
Alessandro:
Mi auguro che tutti un poco alla volta cominciassimo a prendere
coscienza di cosa sta succedendo vorrei che cominciassimo ad informarci
tutti diffidando di quello che vogliono farci credere i soliti pochi
potenti.
Abbiamo in mano un potere enorme ma dobbiamo avere il coraggio di sfruttarlo.
Eko Toskania: Grazie dell'intervista.